venerdì 19 dicembre 2008

sighit......su patriottu sardu a sos feudatarius2

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Loro trovavano qui matrimoni vantaggiosi; per loro erano gli impieghi, per loro gli onori, i gradi più alti della Chiesa, toga e spada: ed al sardo restava, una fune per impiccarsi.

I peggiori ci mandavano per castigo e correzione, con paga e con pensione, con impiego e con patente. In Moscovia, tale gente, in Siberia li mandavano, perché muoiano di miseria, non per governare.

Intanto nell'Isola nostra numerosi giovani di talento e virtù oziosi lasciano: e se qualcuno lo impiegavano cercavano il più scemo perché a loro conveniva avere a che fare con certa gente.

Se in impieghi subalterni qualche sardo avanzava in regali non bastava metà del suo salario, mandare bisognava cavalli di razza a Torino, e buone casse di vino, Moscato e Malvasia.

Trasferire in Piemonte, l'argento nostro e l'oro è del loro modo di governare, massimo fondamento. La Sardegna, che vada bene o male, non gliene importa niente, anzi credono dannoso lasciarla prosperare.

L'isola hanno rovinato, questa razza di bastardi; i privilegi sardi ce li hanno portati via, dai nostri archivi ci hanno rubato i documenti più importanti, e come documenti inutili li hanno fatti bruciare.

Di questo flagello, in parte, Dio ci ha liberato; i sardi hanno cacciato questo dannoso nemico; O Barone sardo indegno, mtu gli sei amico e ti dai da fare per farlo ritornare.

Per questo, sfacciatamente, predichi per il Piemonte, Falso!, che porti in fronte il marchio del traditore: le tue figlie tanto onore fanno al forestiero, sia pure uno sguattero, purché non sia sardo.

Se per caso vai a Torino, lì, baciare devi ai ministri i piedi, e ad un altro...., mi capisci, per ottener quello che desideri vendi la tua Patria e cerchi, forse, di nascosto di screditare i sardi.

La borsa lasci lì, ed in premio ne porti una croce da quattro soldi in petto, una chiave sul sedere; per costruire la caserma la tua casa hai distrutto, ed hai meritato il titolo di traditore e spia.

Il cielo non lascia sempre La cattiveria trionfare; il mondo deve riformare le cose che vanno male; il sistema feudale non può durare a lungo, questo vendere per soldi i popoli deve cessare.

L'uomo che l'impostura già aveva degradato pare che all'antica dignità voglia di nuovo salire; pare che il suo rango l'umanità rivendichi.... Sardi miei, svegliatevi e seguite questa guida.

Questa, popoli, è l'ora di estirpare gli abusi! A terra le leggi inique, a terra il dispotismo! Guerra, guerra all'egoismo, e guerra agli oppressori, questi piccoli tiranni bisogna umiliarli.



Se no, qualche giorno, a morsi vi taglierete il dito: ora che gettato è l'ordito a voi tocca tessere; badate che poi sarà tardivo il pentimento; quando c'è il vento favorevole, allora conviene trebbiare.

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